19 MAGGIO 2019
DOMENICA V DI PASQUA
(SECONDO IL RITO ROMANO ANTICO: IV DOPO PASQUA Gv 16,5-14)
Vangelo: Gv 13,31-33a..34-35
Così ci istruisce S.Agostino:
“”E’ da notare, o carissimi, la stretta connessione che c’è tra le parole del Signore. Prima, quando Giuda era uscito, separandosi anche fisicamente da quella santa comunità, Egli aveva detto: “Adesso è stato glorificato il Figlio dell’uomo, e Dio è stato glorificato in Lui” – riferendosi sia al Regno futuro in cui i cattivi saranno separati dai buoni, sia alla Sua Resurrezione che era prossima e che non doveva essere differita, come la nostra, alla fine del mondo. Poi ha aggiunto: “Se Dio è stato glorificato in Lui, Dio a Sua volta Lo glorificherà in Sé, e Lo glorificherà subito” – riferendosi senza alcuna ambiguità alla Sua Risurrezione ormai imminente. Poi aggiunge:”Figlioli, per poco ancora sono con voi”. Non dovevano pensare che, siccome Dio stava ormai per glorificarLo, Egli non sarebbe rimasto più con loro in terra.
“Per poco ancora sono con voi”, vuol dire: E’ vero, sarò subito glorificato con la Risurrezione, tuttavia non salirò subito in cielo ma per poco resterò ancora con Voi. Infatti dopo la Resurrezione, come dicono gli Atti degli Apostoli, Egli trascorse con loro quaranta giorni, comparendo e scomparendo, mangiando e bevendo, non perché avesse bisogno di togliersi la fame o la sete, ma per provare, con tale condiscendenza, la realtà della Sua carne, che non aveva la necessità di mangiare e di bere ma ne aveva la possibilità. Ora, dicendo: “sono con voi ancora per poco tempo”, Egli si riferisce a quei quaranta giorni, oppure intende qualcos’altro? Questa frase si può intendere anche così: Anch’io, come voi, ancora per poco tempo resto in questa debolezza della carne, fino alla morte e alla Resurrezione. Infatti dopo la Risurrezione Egli rimase con loro quaranta giorni, presentandosi, come dice il Vangelo, nella realtà del Suo corpo, tuttavia senza essere come loro partecipe della debolezza umana.””
Continua il “Mese di Maggio” con gli orari previsti
Offriamo l’orario delle SS.Funzioni per il Mese di Maggio
Tutti i giorni, tranne le Domeniche, alle ore 08.30 sarà recitato il S.Rosario.
Da lunedì a venerdì compresi, dopo la recita del S.Rosario, S.Messa d’orario, breve riflessione mariana, canto delle Litanie in onore della Madonna e Benedizione Eucaristica
Domenica: ore 18.30 Vespero solenne, canto delle Litanie Lauretane e Benedizione Eucaristica.
Durante tutto il Mese di Maggio verrà sistemata in chiesa una cassetta con la scritta:
“Un “”Fioretto”” in onore della Madonna per i poveri”.
Chi desidera potrà mettere la sua offerta come “Fioretto” ,(una piccola rinuncia) appunto, per il Mese di Maggio.
Da lunedì a venerdì compresi:
– ore 08.30 Recita del S.Rosario
– ore 09.00 S.Messa d’orario con cantici e breve
riflessione mariana.
Al termine canto delle Litanie in onore della Madonna davanti la Sua effigie.
Sabato: ore 18.30 Recita del S.Rosario
Domenica: ore 18.30 Funzione Mariana solenne
(Recita del S.Rosario, breve riflessione mariana, canto delle Litanie
Lauretane e solenne Benedizione Eucaristica)
Mercoledì 22 maggio p.v. celebreremo la Festa di S.Rita da Cascia.
Impariamo a conoscere e ad amare i Santi.
Guardata da vicino, S.Rita ci svela il volto umanissimo della donna che non è passata indifferente davanti alla tragedia del dolore e della miseria materiale, morale e sociale. La Sua vicenda terrena potrebbe essere di ieri come di oggi. Nacque nel 1381 in un angolo remoto dell’Umbria, a Roccaporena. Cresciuta nel timore di Dio accanto agli anziani genitori, ne rispettò a tal punto l’autorità da accantonare il proposito di chiudersi in convento ed accettare di unirsi in matrimonio con un giovane violento ed irrequieto, Paolo di Ferdinando. Le biografie della Santa ci dipingono un quadro familiare non inconsueto: una donna dolce, remissiva, attenta a non urtare la suscettibilità del marito, di cui è a conoscenza delle malefatte, e soffre e prega in silenzio.
La Sua bontà riuscì alla fine a far breccia nel cuore di Paolo, il quale mutò vita ed abitudini senza riuscire, tuttavia, a far dimenticare gli antichi rancori dei tanti nemici che s’era fatti. Una sera fu trovato ucciso ai margini della strada. I due figli, già grandicelli, giurarono di vendicare il padre. Quando Rita si accorse dell’inutilità dei propri sforzi per dissuaderli, trovò il coraggio di pregare Dio di chiamarli entrambi a sé, piuttosto di permettere che si macchiassero di omicidio. La Sua preghiera, umanamente incomprensibile, fu esaudita. Privata ormai del marito e dei figli, Rita andò a bussare al convento delle Suore agostiniane di Cascia. La Sua richiesta non fu accettata.
Tornata al focolare deserto, pregò incessantemente i Suoi tre Santi protettori, S.Giovanni
Battista, S.Agostino e S.Nicola da Tolentino e una notte avvenne il prodigio. I tre Santi Le apparvero, La invitarono a seguirLi, spalancarono la porta del convento, ben munito di catenacci e La condussero nel mezzo del coro, dove le claustrali stavano recitando le preghiere del mattino. Rita potè così indossare il saio delle agostiniane, realizzando l’antico desiderio di dedizione totale a Dio, votandosi alla penitenza, alla preghiera e all’amore di Cristo crocifisso, che La associò anche visibilmente alla Sua passione, conficcandoLe nella fronte una spina.
Questa stimmate miracolosa, ricevuta durante un’estasi, Le marcò il volto con una dolorosissima piaga purulenta fino alla morte, cioè per quattordici anni. La fama della Sua santità varcò le mura del severo convento di Cascia.
Le preghiere di Rita ottennero prodigiose guarigioni e conversioni. Per sé non chiese che di addossarsi i dolori che alleviava al Suo prossimo. Morì nel monastero di Cascia nel 1457 e fu canonizzata nel 1900.
Ricordiamo per l’entrante settimana:
Domenica 19 maggio: ore 18.30 Funzione mariana solenne e catechesi
Mercoledì 22 maggio: Festa di S.Rita da Cascia, la “Santa degli Impossibili”, l’Avvocata dei Casi
disperati”
Ore 09.00 S.Messa d’orario con cantici.
Al termine benedizione delle rose in onore della Santa
SalutandoVi, Vi benedico paternamente
Don Stefano Canonico